Cos’è la medicina rigenerativa

La medicina rigenerativa ha lo scopo di favorire la rigenerazione dei tessuti biologici danneggiati mediante l’impiego di cellule.
Le patologie cronico-degenerative sono in rapida crescita e con forte impatto sociale e sono determinate dal progressivo invecchiamento tissutale, da forme genetiche, da intensa attività sportiva o secondari a traumatismi e nell’ambito ortopedico compromettono in primis la cartilagine ma anche tessuto tendineo e muscolare.
Da sempre in ambito ortopedico si sono sviluppate tecniche per riprodurre cartilagine o l’intera unità osso-cartilagine con risultanti altalenanti e non definitivi e spesso quando si instaura una degenerazione artrosica evidente, l’unica reale opzione definitiva è la sostituzione protesica dell’articolazione.
Appare quindi evidente come agire tempestivamente nel fermare o migliorare la progressione della degenerazione può essere decisivo per recuperare la funzionalità dell’articolazione ed evitare interventi futuri

La medicina rigenerativa sfrutta le potenzialità dei concentrati cellulari che derivano da tessuto adiposo, dei fattori di crescita piastrinici e delle cellule mononucleate da sangue periferico con modalità e indicazioni precise.
I fattori di crescita sono proteine in grado di stimolare la proliferazione e il differenziamento cellulare e sono requisiti fondamentali per garantire l’efficacia delle terapie rigenerative.
Molti protocolli sono già stati avviati in campo ortopedico e molti progetti ancora sono in studio per ampliare le potenzialità ormai evidenti di queste terapie innovative.

Trattamenti di Medicina Rigenerativa

Sono così semplici come si dice?

Ad oggi i trattamenti di Medicina Rigenerativa sono a pieno titolo riconosciuti dalla comunità scientifica, a seguito dei buoni risultati ottenuti in questi anni di fase sperimentale.
Possiamo definirli anche efficaci, ma sempre e solo su giusta indicazione.
Questo è l’aspetto da tener sempre maggiormente in considerazione.
In situazioni in fase iniziale, come i primi stadi di artrosi, possono essere effettuati con ottime chanche di ottenere importanti benefici, sia sul dolore che sulla funzionalità.
Se invece lo stato di usura è troppo avanzato, è improbabile aspettarsi risultati soddisfacenti, e sono tendenzialmente preferibili altre strade.
Questo è uno dei motivi per cui è bene approfondire la propria situazione al presentarsi dei sintomi, senza procrastinare.
Semplicemente per avere un ventaglio di opzioni più ampio per risolvere la problematica.
Sono anche piuttoisto semplici, dal momento che, rispetto ad un’intevento di protesi, non richiedono anestesia totale, non richiedono ricovero, non richiedono un importante percorso riabilitativo e soprattutto l’invasività è minima.
Ad oggi quindi tengo ben presente questa opzione e la discuto insieme al diretto interessato in modo onesto e trasparente riguardo i risultati da aspettarsi.
Nel video il breve racconto di un trattamento che ho effettuato pochi giorni fa.

Cellule staminali mesenchemiali adulte (MSC)

Le cellule mesenchimali staminali (MSC) sono cellule indifferenziate in grado di generare tessuti di derivazione mesenchimale (cartilagine, tessuto osseo, legamenti, tendini, muscoli, tessuto adiposo).

Sono cellule totipotenti, in grado di sostituire le cellule danneggiate grazie alla proprietà di auto-rinnovarsi e alla loro capacità trofica e differenziativa.
Possono ad esempio differenziarsi e specializzarsi in cellule della cartilagine (condrociti) cellule ossee ( osteoblasti) o cellule del grasso ( adipociti)
Le MSC sono prelevate dall’organismo del paziente e poi trapiantate, dunque si evitano fenomeni di rigetto.
Le cellule mesenchimali staminali (MSC) vengono prelevate da midollo osseo, tessuto adiposo, derma. In ortopedia la metodica di prelievo principale è quella di derivazione adiposa che prevede il prelievo da tessuto adiposo ( dalla regione addominale o glutei o coscia) e la sua processazione all’interno di un circuito chiuso filtrante che rimuove le componenti pro-infiammatorie ( residui oleosi, detriti cellulari). Il tessuto adiposo micro-frammentato ottenuto risulta ricco di cellule mesenchimali e può essere infiltrato con funzione di promuovere la guarigione tissutale, ridurre il processo infiammatorio e rigenerare tessuti danneggiati.
Le indicazioni principali sono patologia artrosiche in grado non avanzato, lesioni cartilagine e tendinee.

Plasma ricco di piastrine (PRP)

Il plasma ricco di piastrine o PRP è un concentrato di piastrine autologo ottenuto da un semplice prelievo di sangue periferico. Il sangue viene centrifugato fino ad ottenere una separazione in strati. Il plasma così ottenuto, ricco in piastrine ( fino al 94%), verrà infiltrato nella sede del danno favorendo rilascio di fattori di crescita dal potenziale anti-infiammatorio e rigenerativo.
Numerosi studi sono stati fatti sull’efficacia e sui campi di utilizzo, in ortopedia viene utilizzato in caso di lesioni tendinee e legamentosi, lesioni cartilaginee, pseudoartrosi.

Cellule Mononucleate da sangue periferico

Le cellule mononucleate da tessuto periferico sono cellule ottenute da un semplice prelievo di sangue ematico che viene processato e viene filtrata in base alla carica elettrica la compente cellulare mononucleata con un sistema apposito a circuito chiuso, separando le cellule mononucleate dal potenziale rigenerativo da altre cellule pro-infiammatorie come i granulociti.
Le cellule ottenute, in particolare i monociti, secondo molti studi sono in grado di attivare un processo anti-infiammatorio, determinare un rimodellamento vascolare e una neo-angiogenesi, riparare la componente strutturale tissutale.
Vengono utilizzate in stadi iniziali di artrosi e lesioni tendinee.

La medicina rigenerativa funziona?

Le patologie cronico-degenerative determinate dal progressivo invecchiamento tissutale da sempre sono una sfida per il chirurgo ortopedico con l’obiettivo di recuperare o far guarire il tessuto danneggiato piuttosto che provvedere alla sostituzione chirurgica.

In questo campo deve essere compiuto un grande sforzo di ricerca e di studio per cercare di capire quali siano i trattamenti più idonei per la patologia.

La patologia osteo-cartilaginea mi sta particolarmente a cuore, poiché nel mio percorso formativo ho assistito e partecipato a tanti tentativi di ripararla e rigenerarla con risultati altalenanti.
I tentativi di rigenerazione cartilaginea sono partiti anni fa con i primi trapianti autologhi cartilaginei con coltivazione di cellule condrali prima prelevate e poi reimpiantate, e successivamente con l’utilizzo di uno scaffold, ossia un substrato che potesse guidare le cellule nella ricostruzione tissutale ( ACI I° e II° generazione)
Negli ultimi anni si sono cercate di sviluppare sempre più le terapie cellulari e fattori di crescita che tramite prelievi semplici ma ben codificati abbiano la potenzialità di generare tessuti di derivazione mesenchimale.

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TESTIMONIANZE

FACEBOOK - Un grande, lo consiglio a pieno voti
FACEBOOK - 2 interventi ai menischi in artroscopia. Competenza, professionalità ma sopratutto disponibilità e pragmaticità insomma il top?vivamente consigliato.