Le lesioni ai flessori della coscia

Questi muscoli (che sono tre, il semitendinoso, il semimembranoso ed il bicipite femorale) sono i più comunemente lesionati nel calcio professionistico e amatoriale, cubando circa il 16% degli infortuni.

La causa è spesso un’ eccessiva sollecitazione, ed è più frequente in mancanza di allenamento, eccessiva stanchezza o movimento brusco a freddo.

E’ una problematica che richiede immediatamente riposo e ed è tra gli infortuni con maggior rischio di recidiva.

A volte può essere necessaria una risonanza magnetica per constatare la lesione da fronteggiare e per localizzarla con esattezza.

La gravità della lesione è classificata su una scala da 1 a 3.

La lesione di primo grado è una lesione lieve, in cui il tessuto danneggiato è inferiore al 5%. L’atleta avverte solitamente un fastidio più o meno lieve.

La lesione di secondo grado è caratterizzato da un dolore acuto, in seguito ad una contrazione muscolare.

La lesione di terzo grado è una lacerazione completa o quasi, dove anche alla palpazione si avverte uno “scalino”.

L’infortunio più frequente è la lesione parziale, comunemente trattata con riposo, compressione, antinfiammatori e terapie fisiche.

La lesione completa è fortunatamente molto meno frequente, e può richiedere anche l’intervento chirurgico.

Si può ed è bene prevenire questo fastidioso infortunio eseguendo sempre un buon riscaldamento, compire sforzi intensi a seguito di una buona preparazione atletica ed eseguire con una certa regolarità esercizi di allungamento.