Protesi mono-compartimentale di ginocchio: quando considerarla come miglior opzione

La protesi mono-compartimentale è una procedura volta a sostituire solo una parte dell’articolazione del ginocchio.

Ricordiamo che il ginocchio è diviso in tre compartimenti: il compartimento mediale (all’interno del ginocchio), il compartimento laterale (all’esterno del ginocchio) e il compartimento patellofemorale (tra la rotula e il femore).

👉 Per quali pazienti può essere la miglior opzione?

Questa procedura è appropriata per i pazienti che presentano una degenerazione in un solo compartimento del ginocchio, mentre gli altri compartimenti sono ancora in buone condizioni.

👉 Che vantaggi ha rispetto alla sostituzione totale del ginocchio?

Il principale vantaggio della protesi mono-compartimentale è la conservazione del tessuto sano nell’articolazione del ginocchio. Poiché solo una parte viene sostituita, il paziente può mantenere una maggiore mobilità e stabilità rispetto a una sostituzione totale del ginocchio. Inoltre, la procedura comporta solitamente una minore perdita di sangue, minor dolore post operatorio e una degenza ospedaliera più breve.

👉 Che riabilitazione è prevista a seguito dell’intervento?

A seguito dell’intervento, i pazienti effettuano una riabilitazione volta principalmente a rafforzare i muscoli circostanti e migliorare la mobilità dell’articolazione. La riabilitazione è fondamentale per il successo a lungo termine della procedura.

👉 Quali rischi e complicanze ci possono essere?

Come con qualsiasi procedura chirurgica esistono, seppur bassi, rischi associati tra cui infezione, sanguinamento, danni ai nervi o ai vasi sanguigni, e reazioni allergiche.

👌 Ricordo sempre che il chirurgo prende in considerazione questa strada in base a tanti fattori, tra cui anche l’anatomia e le esigenze specifiche del paziente, oltre che la sola degenerazione di un singolo compartimento.