Consulenza per Rinascita Basket Rimini: Nota Stampa ufficiale Justin Johnson

Rivierabanca Basket Rimini comunica che l’atleta Justin Johnson ha effettuato esami strumentali presso il Medical Center di Misano Adriatico che hanno escluso lesioni al ginocchio destro. Lo staff medico coordinato dal responsabile Dott. Eraldo Berardi ha utilizzato la preziosa consulenza dell’ortopedico Marco Fravisini che, a seguito di una visita specialistica, ha confermato un affaticamento e infiammazione del ginocchio escludendo qualsiasi tipo di traumi. Le valutazioni sull’utilizzo di Justin nella partita di mercoledì contro Cento verranno prese all’ultimo momento dopo aver valutato le risposte durante le sedute di allenamento di martedì e mercoledì e dopo un ulteriore consulto. Si coglie l’occasione per ringraziare tutto lo staff medico per la grande disponibilità e professionalità dimostrata.

➡ QUI la nota stampa ufficiale: https://tinyurl.com/y7cnbfpv

Forza Rimini!!!

Rivierabanca
Lega Nazionale Pallacanestro

Lussazione rotulea recidivante in età adolescenziale

Un problema ortopedico più comune di quanto si pensi, che ha oggi molte opzioni di trattamento
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La lussazione rotulea recidivante è una sfida piuttosto comune tra gli adolescenti, ma non è un ostacolo insormontabile. Con l’attenzione giusta ed il trattamento adeguato, è possibile superare questo problema tornando in sicurezza e senza dolore alla propria attività. Vediamo insieme i vari aspetti:

👉 Cos’è la lussazione rotulea recidivante?

La lussazione rotulea, o “scivolamento” della rotula, si verifica quando la rotula esce dalla sua posizione normale nell’incavo del femore. Quando questo accade ripetutamente, si definisce lussazione rotulea recidivante. Questo problema può causare dolore, instabilità e limitare la capacità di una persona di partecipare alle attività quotidiane e sportive.

👉 Perché colpisce spesso gli adolescenti?

La lussazione rotulea recidivante colpisce spesso gli adolescenti per diverse ragioni. Durante l’adolescenza, il corpo sta attraversando un periodo di rapida crescita e sviluppo. Questo può portare ad uno squilibrio tra i muscoli, i tendini e i legamenti circostanti, il che può aumentare il rischio di lussazioni rotulee. Inoltre, i giovani atleti sono particolarmente suscettibili a questa condizione poiché le attività sportive possono esporre le ginocchia a sforzi e torsioni eccessivi.

👉 Come è possibile gestire la lussazione rotulea recidivante?

La gestione della lussazione rotulea recidivante dipende dalla gravità del problema e dalle esigenze individuali del paziente. Le opzioni di trattamento più comuni sono:

◾ Terapia fisica: La terapia fisica è spesso la prima linea di trattamento. Gli esercizi mirati possono aiutare a rinforzare i muscoli intorno al ginocchio e migliorare la stabilità.

◾ Dispositivi ortopedici: Gli ortopedici possono raccomandare l’uso di dispositivi come ginocchiere o tutori per fornire supporto e prevenire ulteriori lussazioni.

◾ Chirurgia: Nei casi più gravi o quando altri trattamenti non hanno avuto successo, la chirurgia può essere necessaria. Questo può coinvolgere la riparazione dei legamenti o la correzione di anomalie anatomiche.

◾ Modifiche dell’attività: Ridurre o modificare le attività ad alto impatto può aiutare a prevenire ulteriori lussazioni. Tuttavia, è importante mantenere uno stile di vita attivo con attività adeguate alla situazione.

🎯 Con il giusto approccio, molti adolescenti superano la lussazione rotulea recidivante e tornano alle loro attività preferite senza dolore o disagi.

Gestire le Meniscopatie dopo i 50 anni: l’Importanza del Trattamento Conservativo

Le meniscopatie sono una problematica comune che può colpire persone di tutte le età, ma diventano particolarmente rilevanti quando si tratta di individui sopra i 50 anni. A volte la chirurgia rappresenta l’opzione primaria per il trattamento delle lesioni al menisco, altre volte il trattamento conservativo merita attenzione. Vediamo insieme nel dettaglio perchè.

👉 Cos’è una Meniscopatia?

I menischi sono piccole strutture a forma di mezzaluna nel ginocchio che agiscono come cuscinetti e ammortizzatori. Una meniscopatia è una lesione o un’infiammazione dei menischi, che può causare dolore, gonfiore e limitazioni nella mobilità del ginocchio.

👉 Perché il Trattamento Conservativo è importante dopo i 50 anni

Ci sono varie ragioni, tra le principali:

◾ Minimizzare i Rischi Chirurgici: gli interventi chirurgici comportano sempre un certo grado di rischio, seppur minimo, che può aumentare con l’età, ed il trattamento conservativo evita questi rischi.

◾ Promuovere la Guarigione Naturale: il corpo ha una sua capacità di guarire da solo. Il trattamento conservativo può dare al corpo il tempo e le risorse necessarie per riparare il menisco danneggiato senza l’intervento chirurgico, se le condizioni generale lo consentono.

👉 Quali sono nello specifico le opzioni di Trattamento Conservativo

◾ Riposo e Riduzione del Carico: evitare attività ad alto impatto e dare al ginocchio il tempo di guarire è spesso la prima linea di trattamento. Questo può essere combinato con l’uso di stampelle o un supporto per il ginocchio.

◾ Fisioterapia: un fisioterapista specializzato crea un programma di esercizi mirati per rafforzare i muscoli intorno al ginocchio, migliorando la stabilità e riducendo il dolore.

◾ Farmaci Anti-infiammatori: possono essere prescritti farmaci anti-infiammatori non steroidei (FANS) o altri farmaci per alleviare il dolore e l’infiammazione.

◾ Iniezioni di Cortisone o Acido Ialuronico: in alcuni casi, le iniezioni possono essere utilizzate per ridurre il dolore e l’infiammazione nel breve termine.

◾ Perdita di Peso: in caso di una situazione di eccessivo peso, esattamente come per tutte le patologie riguardanti le articolazioni, perdere peso aiuta a ridurre notevolmente il carico sul ginocchio e migliorare i sintomi.

Protesi mono-compartimentale di ginocchio: quando considerarla come miglior opzione

La protesi mono-compartimentale è una procedura volta a sostituire solo una parte dell’articolazione del ginocchio.

Ricordiamo che il ginocchio è diviso in tre compartimenti: il compartimento mediale (all’interno del ginocchio), il compartimento laterale (all’esterno del ginocchio) e il compartimento patellofemorale (tra la rotula e il femore).

👉 Per quali pazienti può essere la miglior opzione?

Questa procedura è appropriata per i pazienti che presentano una degenerazione in un solo compartimento del ginocchio, mentre gli altri compartimenti sono ancora in buone condizioni.

👉 Che vantaggi ha rispetto alla sostituzione totale del ginocchio?

Il principale vantaggio della protesi mono-compartimentale è la conservazione del tessuto sano nell’articolazione del ginocchio. Poiché solo una parte viene sostituita, il paziente può mantenere una maggiore mobilità e stabilità rispetto a una sostituzione totale del ginocchio. Inoltre, la procedura comporta solitamente una minore perdita di sangue, minor dolore post operatorio e una degenza ospedaliera più breve.

👉 Che riabilitazione è prevista a seguito dell’intervento?

A seguito dell’intervento, i pazienti effettuano una riabilitazione volta principalmente a rafforzare i muscoli circostanti e migliorare la mobilità dell’articolazione. La riabilitazione è fondamentale per il successo a lungo termine della procedura.

👉 Quali rischi e complicanze ci possono essere?

Come con qualsiasi procedura chirurgica esistono, seppur bassi, rischi associati tra cui infezione, sanguinamento, danni ai nervi o ai vasi sanguigni, e reazioni allergiche.

👌 Ricordo sempre che il chirurgo prende in considerazione questa strada in base a tanti fattori, tra cui anche l’anatomia e le esigenze specifiche del paziente, oltre che la sola degenerazione di un singolo compartimento.

Borsite al Trocantere

La borsite al trocantere è una condizione dolorosa che coinvolge l’infiammazione della borsa sinoviale situata vicino al trocantere maggiore dell’osso femorale, nella zona laterale dell’anca. Questa condizione può causare dolore e disagio significativo, influenzando anche in maniera importante la qualità della vita.

👉 Cause

La borsite al trocantere può essere causata da vari fattori, ma spesso è il risultato di una combinazione di sovraccarico e irritazione della borsa sinoviale. Le cause comuni includono:

◾ Sovraccarico: Attività ripetitive che coinvolgono il movimento dell’anca, come la corsa prolungata o la marcia, possono portare a una sollecitazione eccessiva della borsa sinoviale.

◾ Fattori Anatomici: Anomalie strutturali dell’anca o della conformazione del trocantere maggiore possono aumentare il rischio di sviluppare la borsite.

◾ Traumi o Impatti Ripetuti: Cadute dirette sull’anca o impatti ripetuti sulla zona del trocantere maggiore possono causare infiammazione della borsa sinoviale.

◾ Tendinopatie: Problemi ai tendini circostanti, come la tendinopatia del gluteo medio o del gluteo minimo, possono contribuire allo sviluppo della borsite.

👉 Sintomi

I sintomi della borsite al trocantere possono variare da lievi a intensi. I principali sono dolore, rigidità, sensibilità al tatto e difficoltà a dormire

👉 Trattamenti

Il trattamento della borsite al trocantere dipende dalla gravità dei sintomi e dalle cause sottostanti. Alcune opzioni di trattamento includono:

◾ Riposo e Riduzione dell’Attività: Ridurre o evitare temporaneamente le attività che scatenano il dolore può aiutare a consentire il recupero.

◾ Terapia Fisica: Esercizi di stretching e rinforzo muscolare, sotto la guida di un terapista fisico, possono migliorare la stabilità dell’anca e ridurre l’infiammazione.

◾ Farmaci Anti-infiammatori: Farmaci anti-infiammatori non steroidei (FANS) possono essere prescritti per ridurre il dolore e l’infiammazione.

◾ Iniezioni di Corticosteroidi: In alcuni casi, iniezioni di corticosteroidi direttamente nella borsa infiammata possono fornire sollievo temporaneo.

◾ Modifiche dell’Attività: Adottare modifiche nell’attività fisica o nello stile di vita può aiutare a prevenire recidive.

👉 E’ possibile anche dover ricorrere all’intervento Chirurgico?

Se i trattamenti conservativi non riescono a fornire sollievo a lungo termine, è possibile considerare la strada dell’ intervento chirurgico per rimuovere la borsa infiammata o risolvere eventuali problemi anatomici.

Vienna: 24th EFORT Congress 2023

24th EFORT Congress 2023
Vienna 24-26 maggio

Un evento di altissimo livello al quale ho avuto il piacere e l’onore di partecipare questa settimana.
Tantissimi i temi trattati, le innovazioni tecnologiche, il perfezionamento della chirurgia robotica e il sempre fondamentale confronto con i tanti colleghi provenienti da tutta Europa.
Organizzazione perfetta e una città sempre meravigliosa da vivere.

Artrosi all’anca: come si recupera a seguito dell’intervento e il mio consiglio

Non tutti sanno che l’anca è un’articolazione che da sempre mi affascina moltissimo, e di cui mi occupo quotidianamente.

Vediamo quindi insieme le caratteristiche principali di questa articolazione e come gestire al meglio l’avanzare dell’artrosi.

👉 Protesi d’anca

Da tanti è definito come l’intervento del secolo, dato che ogni anno nel mondo si effettuano circa 1,5 milioni di interventi, di cui 100.000 in Italia.

Il 90% delle persone che si sottopongono all’intervento hanno un reale beneficio in termini di qualità della vita, e questo è davvero un risultato straordinario.

I miglioramenti di materiali e tecniche chirurgiche hanno contribuito al raggiungimento di un grado di soddisfazione ed una sicurezza davvero degni di nota.

👉 L’anca – Tra bacino e femore

La conformazione anatomica di queste due superfici consente il movimento della coscia sul bacino e, di conseguenza, di tutta la gamba.

Vengono mantenute in sede e stabilizzate dalle capsule e dai legamenti.

Le regioni muscolari (flessori, extrarotatori, estensore e adduttore) fungono invece da “motori”.

Da non dimenticare infine le cosiddette “strutture nobili” (nervi, arterie e vene) che provvedono all’apporto ematico, oltre che a trasportare gli stimoli nervosi per muovere la gamba.

👉 Quando è necessario l’intervento?

La protesi d’anca viene consigliata principalmente in caso di malattie degenerative, come l’artrosi, di cui abbiamo ampiamente parlato in varie occasioni, oppure patologie traumatiche.

Di fronte a queste problematiche, l’intervento in molti casi rappresenta senza dubbio un’ottima soluzione per tornare ad avere una buona mobilità articolare e non accusare più dolore.

Questo al fine di consentire alla persona di avere una buona qualità di vita, spesso molto simile a quella che aveva prima dell’insorgere di questa problematica.

👉 Il recupero post-operatorio

La riabilitazione inizia anche il giorno stesso in ospedale.

Tornati poi a casa dopo pochi giorni, è necessario usare le stampelle per alcune settimane e non sottovalutare alcune accortezze per non incorrere in spiacevoli conseguenze, come ad esempio sedersi dopo l’operazione ed evitare tutte le flessioni dell’anca oltre i 90° e le rotazioni dell’arto.

👉 Il mio consiglio

Come anche per le problematiche di ginocchio, vale la stessa regola del non procrastinare. Questo soprattutto in virtù delle molteplici possibilità che la medicina ci mette a disposizione, efficaci soprattutto nelle fasi iniziali della patologia, che consentono di gestire piuttosto bene l’avanzare dell’artrosi.

Il conflitto femoro acetabolare

Una problematica dell’anca tipica delle persone molto attive
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Il conflitto femoroacetabolare (o FCA) è una patologia dell’anca che colpisce principalmente atleti e persone molto attive, ma può manifestarsi anche in soggetti sedentari.

In questa condizione, le ossa della coscia e del bacino non si articolano correttamente, causando danni alla cartilagine dell’articolazione dell’anca e alla sua stabilità.

Il conflitto femoro acetabolare può essere suddiviso in tre tipi principali:

◾️ conflitto a camma, dove l’osso femorale ha una protuberanza anormale che si imbatte contro l’acetabolo, causando danni alla cartilagine.

◾️ conflitto a caviglia, dove l’acetabolo ha una forma anomala che impedisce al femore di articolarsi correttamente.

◾️ conflitto misto, dove entrambe le anomalie sono presenti.

I sintomi del conflitto femoroacetabolare possono includere dolore all’inguine, alla coscia o all’anca, sensazione di blocco o di scatto durante i movimenti dell’anca, difficoltà a camminare o a flettersi, e rigidità dell’anca. Inoltre, il conflitto femoroacetabolare può portare a danni alla cartilagine dell’anca, causando osteoartrite.

Il trattamento del conflitto femoroacetabolare dipende dalla gravità della patologia. In alcuni casi, il riposo e la fisioterapia possono alleviare i sintomi. Tuttavia, se il conflitto è grave, potrebbe essere necessario il trattamento chirurgico. La chirurgia può includere la rimozione delle protuberanze ossee, la riparazione della cartilagine o la sostituzione dell’articolazione dell’anca.

La prevenzione del conflitto femoroacetabolare può essere difficile poiché alcune persone possono essere geneticamente predisposte alla condizione. Tuttavia, alcune misure preventive includono la pratica di attività fisica moderata, il mantenimento di un peso sano e l’evitamento di movimenti che mettono sotto stress l’articolazione dell’anca.

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